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ZAM-MUSICA || giovedì 14 luglio || GROOVEDì

|| GROOVEDì ||

TUTTI I GIOVEDI DI LUGLIO
dalle ore 18.30 fino le 22

|| EVENTO CON INGRESSO A OFFERTA LIBERA||

ZAM-MUSICA presenta:

GIOVEDì 14 LUGLIO

Vagionni Dj
40’s swing rock’n’rolla jazz-beat groovy-funky

http://soundcloud.com/mute​milano come link

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

CineZAM || mercoledi 13 luglio || Isola 10

MERCOLEDI 13 LUGLIO
Ore 21.30
|| EVENTO GRATUITO||

CineZAM presenta:

ISOLA 10
Un film di Miguel Littin.
Con Benjamín Vicuña, Cristian De La Fuente, Pablo Krögh, José Bertrand, Sergio Hernández.
Titolo originale Isla 10. Drammatico, durata 117 min.
Cile, Brasile, Venezuela 2009. – Nomad Film

Trailer:
http://www.mymovies.it/fil​m/2009/isola10/trailer/

Cile. Settembre 1973. Dopo il colpo di stato militare che rovescia Allende, un gruppo di ministri e di autorità del suo seguito vengono fatti prigionieri e deportati nel campo di concentramento di Dawson Island, nello Stretto di Magellano. Tra loro c’è Sergio Bitar, ministro delle miniere e consigliere economico del presidente, prigioniero numero 10, che di quella prigionia scriverà, una volta libero, dopo un lungo esilio.
Miguel Littin, cineasta cileno conosciuto e apprezzato internazionalmente, ricostruisce la testimonianza di Bitar amalgamando l’esperienza da documentarista con una buona sensibilità per il racconto. Così, gli attori in scena incarnano credibilmente la Storia, la sua memoria, e le storie, che il cinema può e deve raccontare, con i propri mezzi da teatro delle ombre e dei fantasmi.
La quotidianità dei lavori forzati, dell’obbedienza imposta col terrore, dell’impossibilità di usare la parola come strumento di replica per chi nella parola ha creduto, mettendo la propria al servizio degli altri, è cosa immaginabile, sulla quale Littin non insiste, provando invece a spostare l’occhio sulle eccezioni, sul numero del soldato tonto, sull’empatia di una guardia politicamente confusa, che intima ai prigionieri di gridare di dolore, come se li stesse malmenando, mentre li invita a riempirsi in fretta le tasche di frutta secca, ricca di vitamine.
Non per questo Dawson Island 10 diviene un film imprevedibile, non è il suo scopo né la sua virtù. La sua qualità è un’altra, quella di raccontare l’intelligenza di un gruppo di persone che non dimentica la propria identità, malgrado la condizione; che non si rifiuta ma non per questo accetta; che conosce il valore di una matita (spezzata), di uno spiraglio per l’espressione. Dignità del narrato e del narratore, quindi, che, posta a premessa, autorizza anche i primi piani, la messa in scena dei sentimenti. Non è mai stata qualità facile da portare in superficie sullo schermo, l’intelligenza, senza farsi lusingare dalle sirene della vanità o della pretesa di insegnare qualcosa, meno che mai quando la sua natura non è individuale ma collettiva. Un merito che Littin si guadagna nel nome della sobrietà e dell’impegno.

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In The Pipeline Festival||Sabato 9 Luglio||ZAM

 

SABATO 9 LUGLIO 2011

LeCittàSottili e Zona Autonoma Milano
presentano…

||||||IN THE PIPELINE FESTIVAL||||||||

Tre giorni di performance di teatro danza,fuoco musica e teatro.
IN THE PIPELINE FESTIVAL sosterrà nello specifico,il progetto artistico Piccole Marquisakis che vede coinvolte tre giovani performer residenti in Francia.

Presso lo spazio ZAM di Via Olgiati 12:

ore 21.45
Piccole Marquisakis
Piece di Teatro Danza
di e con Helene Gautier,Mairi Pardalaki,Francesca Saraullo

ore 22.30
FeuerENergie-Spettacolo di Fuoco
di e con ChasmaGes Teatro+Scum from the Sun

ore 23.15
MECanics for DREAMERS performance
di e con TANA+LucaValisi+Fefè

A seguire Live e Dj set con:
BNCexpress Live Band
Drum-Mauro Forester
Bass-Enea Brandi
Guitar-Dj Lol
Decks&Keyboard-Promenade

Le altre date del Festival ( per info vai su lecittasottoli.noblogs.org​)
Venerdi 8 Luglio FOA BOCCACCIO Via Durini,Monza
Domenica 10 Luglio CARROZZERIA MARGOT Via Padova 29,Milano

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||Serata di autofinanziamento Cassa Legale||ZAM||Venerdi 8 Luglio||

VENERDI 8 LUGLIO 2001

Serata di autofinanziamento per supportare i compagni e gli studenti colpiti dalla repressione, dall’onda 2008 ai fatti degli ultimi giorni.

SPECIAL GUEST
Unk Sound

SOUND DELLA CASA
4assi
Bravi Ragazzi

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Con il cuore e i nostri corpi al fianco della Foa Boccaccio 003

Ci risiamo.

Ancora una volta a Monza l’ennesimo sgombero.

Questa mattina ottanta uomini tra polizia e carabinieri hanno fatto irruzione dentro la Foa Boccaccio di Via Durini a Monza,e non trovando nessun compagno all’interno,hanno danneggiato mobili e attrezzature. Si tratta del nono sgombero in otto anni.

F.O.A. Boccaccio è un laboratorio per le tante lotte territoriali in brianza, da quelle studentesche a quelle contro la privatizzazione della Villa Reale,passando dai conflitti precari e antifascisti. Colpendo lo stabile di Via Durini,si è colpito anche noi. Per questo non solo diamo massima vicinanza e solidarietà al Boccaccio sgomberato,ma saremo fianco a fianco ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in qualsiasi iniziativa che a Monza o altrove,vogliano intraprendere.

Con il cuore e i nostri corpi al fianco della Foa Boccaccio 003

Liberiamo Spazi nelle Città

 

Zona Autonoma Milano

Cronaca di una rabbia annunciata||Ora e Sempre NO TAV||

CRONACA DI UNA RABBIA ANNUNCIATA.

Andiamo in valle domenica? Come andiamo? Pullman? Ma riusciamo a riempirli? Noi ci siamo tutti, bergamaschi milanesi e padovani.

Proviamo a lanciare un pullman e vediamo se riusciamo a essere un buon numero per andar su….

Domenica mattina appuntamento alle 5.30, siamo tantissimi e abbiamo purtroppo dovuto dire di no ad altrettanta gente, perchè non abbiamo trovato abbastanza pullman disposti a portarci in valle…. Partiamo ovviamente con un discreto ritardo ma alla fine tutti i pullman riescono a partire in direzione Exilles. Durante il viaggio comunichiamo a tutti le indicazioni dei NoTav per l’assedio al cantiere a Chiomonte.

Arriviamo in valle. Molti raccontano ai più giovani le altre tante, troppe volte che sono saliti da queste parti ed è pazzesco trovarsi a distanza di tanti anni ancora a dover ribadire che l’alta velocità da queste parti è inutile, dispendiosa e pericolosa. Il corteo parte ed è lunghissimo, abbiamo tutti il sentore che “sarà dura”, ma soprattutto che in questi anni la determinazione e la forza dei valsusini e di chi li appoggia sembra non aver risentito del tempo che passa, anzi si è rafforzata. Arrivati sul ponte della Dora si inzia a sentire l’odore inconfondibile dei lacrimogeni, e capiamo subito che sarà veramente dura. Ma nessuno si spaventa, abbiamo ragione e ce lo dimostrano le migliaia e migliaia di persone in corteo, i valsusini che dalle finestre applaudono e ringraziano di non averli lasciati soli, le signore che offrono da bere e da mangiare ai manifestanti, che abbiano caschi e maschere antigas o meno. Sanno di aver ragione i valligiani che vivono in un’area militarizzata, che vogliono partecipare e contare nelle scelte che decidono delle loro vite e l’unica risposta che ottengono dallo Stato è sempre un uso folle e scriteriato delle forze dell’ordine. Ed è cosi anche questa volta: abbiamo assistito a una militarizzazione della valle e a un massiccio impiego di gas CS contro i manifestanti. A lanci di lacrimogeni ad altezza d’uomo che hanno ferito dei ragazzi anche in maniera grave. Abbiamo assistito al lancio di pietre da parte dei poliziotti sui manifestanti, a persone anziane piegate in due dalla concentrazione di gas nell’aria, ai lividi causati da proiettili di gomma.

Ma i valligiani sono determinati e noi con loro: migliaia di persone assediano la zona militarizzata. A lanciare quei sassi, a resistere ai lacrimogeni non è stata solamente una minoranza di “professionisti della violenza” come ripetono i media, è stata la maggior parte della gente; e le ovazioni quando i fuochi d’artificio sui monti mostravano a tutti gli scontri e l’avanzamento dei manifestanti sono la prova più palese dell’unità del corteo. Oggi lo dicono i valligiani, lo dicono i comitati no tav. E lo diciamo anche noi.

Certo è rassicurante, per i giornali, le istituzioni, i partiti e per i tanti ciarlatani nostrani, lontani anni luce dai cittadini, quando assistono a una rivolta popolare e trasversale, incolpare un’esigua minoranza venuta da chissà dove. Era già successo in occasione del 14 dicembre 2010, quando un gruppo di trecento extraterrestri aveva causato gli scontri in piazza del Popolo, si è ripetuto il 3 luglio quando un gruppo di stranieri “professionisti della violenza” ha causato gli scontri sui boschi sopra la Maddalena. Ma non è così: la rivolta di Chiomonte è stata la rivolta di una valle, del suo popolo, che da vent’anni si batte contro un progetto inutile e dannoso come è quello del TAV. E’ stata “una giornata di resistenza popolare, altro che black block”, come ribadito dal movimento NoTav stesso in conferenza stampa.

Una giornata in cui nelle strade e nei boschi c’era un unico corteo, un unico movimento che, nonostante i teoremi giornalistici di infiltrazioni dall’estero, parlava una sola lingua: la difesa dei beni comuni. Una lotta che quindi si innesta e si contamina con le lotte di quest’autunno e di questa primavera a difesa della formazione e del sapere, dell’acqua, dei territori, della dignità delle vite di tutte e tutti noi. Ecco perché eravamo tanti e venivamo anche al di fuori dalla Val Susa. E in tanti, in migliaia, abbiamo messo in gioco i nostri corpi e le nostre esistenze, mettendo in pratica azioni che non abbiamo timore a definire atti di rivolta. Un uso della forza legittimo di fronte all’assalto militare con cui lo Stato lunedì 27 giugno ha sgomberato il presidio della Maddalena. Una vera e propria operazione di guerra con cui lo Stato ha voluto ribadire la propria sordità alle rivendicazioni del popolo della Val Susa, svuotando la parola democrazia intesa come partecipazione collettiva ai processi decisionali. E di fronte alla militarizzazione della Valle e all’istituzione dell’ennesima zona rossa l’assedio è stata la risposta dal basso più consapevole e spontanea che il movimento NoTav potesse dare.

Una risposta fatta di dignità e partecipazione contro chi svende il territorio alle leggi del profitto e del mercato per costruire un’opera utile solo a chi la costruisce. Questa è la vera violenza. Lo sparo dei lacrimogeni ad altezza d’uomo è violenza. Il pestaggio arbitrario degli arrestati è violenza. Le azioni del movimento NoTav. delle migliaia di persone che hanno assediato il cantiere dell’alta velocità sono soltanto l’espressione della determinazione nel riprendersi ciò gli appartiene, ciò che è di tutti e non può essere messo a profitto per i portafogli dei soliti pochi corrotti: la Val Susa.. Abbiamo visto gli abitanti della Valle applaudire quelli che i democratici chiamano violenti, abbiamo sentito le gridare “Resistenza, Resistenza”. Abbiamo vissuto la migliore Italia. Ecco, chi dice che in Italia il vento sta cambiando forse ha ragione.

Le migliaia e migliaia di persone che hanno partecipato attivamente alla giornata di ieri ne sono la dimostrazione.

Tutta la nostra complicità ai valligiani, agli arrestati e ai feriti. Non vi lasceremo mai soli.

Chi semina CS, raccoglie tempesta.

 

Csa Pacì Paciana Bergamo                  Reality Shock Padova                      Zona Autonoma Milano

http://www.pacipaciana.org     http://www.realityshock.it/      http://zam2011.tk/

 

CineZAM || mercoledi 6 luglio || Kill me please

 

MERCOLEDI 6 LUGLIO
Ore 21.30
|| EVENTO GRATUITO||

CineZAM presenta:

KILL ME PLEASE
Un film di Olias Barco.
Con Aurélien Recoing, Virgile Bramly, Daniel Cohen, Virginie Efira, Bouli Lanners. Benoît Poelvoorde, Saul Rubinek, Zazie De Paris, Muriel Bersy, Nicolas Buysse, Ingrid Heiderscheidt, Jerome Colin, Ewin Ryckaert, Stéphane Malandrin, Gérard Rambert, Stéphanie Crayencour, Vincent Tavier, Clara Cleymans, Olga Grumberg, Philippe Nahon
Commedia, durata 95 min. – Belgio, Francia 2010. – Archibald Enterprise Film

Trailer:
http://www.mymovies.it/fil m/2010/killmeplease/trailer/

Il dottor Kruger gestisce una clinica che offre assistenza e qualche goccia di veleno a chi ha deciso di farla finita con questa vita. Il giuramento di Ippocrate lo obbliga a cercare di far desistere qualsiasi paziente dalla scelta estrema ma, se la volontà è forte e sicura, il primario, sostenuto da un contributo governativo, non può far altro che assecondarla, ultimo desiderio compreso. Nella villetta del suicidio medicalmente assistito sbarcano i personaggi più disparati, dal malato di cancro alla bella sfortunata, dal depresso con la fantasia del Vietnam alla cantante lirica che ha perso la voce. Eppure non è così facile spegnere l’umano interruttore quando la campanella della natura o del destino non è ancora suonata.
Il belga Olias Barco sceglie per il secondo lungometraggio un soggetto politicamente ultrascorretto, che declina, fotograficamente, in bianco e nerissimo. Si spinge senza scrupoli sul pedale dell’eccentrico e del cinico, ma la verità è che in Svizzera e non solo questo genere di cliniche esiste e prospera. Amante dei forti contrasti, Barco sceglie un’ambientazione sontuosa, dove il bianco della neve e degli interni e il silenzio della natura circostante si propongono come il miglior viatico per la quiete eterna, almeno fino a che le interazioni sociali non fanno esplodere anche lì tutta l’anarchia di cui sono portatrici.
Il cast è ottimo e, tra gli altri, conta quel Bouli Lanners che sta dando non poco al cinema francofono delle ultime stagioni, da Eldorado a Louise Michel a Mammuth; per questo e altro, trattenere il riso è spesso impossibile, ma occorre comunque passare attraverso alcune scene seriamente disturbanti. Non solo, anche a livello di farsa l’impressione forte è che sarebbe bastato poco, in sede di scrittura soprattutto, per farne un prodotto di livello superiore, un piccolo cult: meno investimento d’inchiostro nella caricatura dei personaggi e più nei dialoghi, forse, che sono esilaranti ma sottoutilizzati.

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ZAM-MUSICA || giovedì 7 luglio || GROOVEDì

|| GROOVEDì ||

TUTTI I GIOVEDI DI LUGLIO
dalle ore 18.30 fino le 22

|| EVENTO CON INGRESSO A OFFERTA LIBERA||

ZAM-MUSICA presenta:

GIOVEDì 7 LUGLIO

Aperitivo con vino, spritz e musica dal vivo!

Si parte con un Dj-set Rock’n’Roll per proseguire con un LIVE de
“I Colpi Repentini”

http://www.facebook.com/pages/Colpi-Repentini/34328762549

 

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Ma quanta arroganza c’è nell’insipido blu di polizia e carabinieri?||NO TAV||

Ma quanta arroganza c’è nell’insipido blu di polizia e carabinieri?

Nelle ultime ore si respira aria pesante tra Torino e la Valle di Susa. Lunedì mattina un’operazione militare per sgomberare i terreni della Libera Repubblica della Maddalena. Nella notte tra mercoledì e giovedì all’Euro Hotel di Nichelino un gruppo musicale, i Punkreas, e un artista rap, Anti L’onesto, subiscono un grave atto di intimidazione e provocazione da parte di agenti in borghese. Gas urticante spruzzato dentro una stanza d’albergo, un manganello alla gola e schiaffi per Anti L’Onesto, insulti e sbeffeggi. Infine apprendiamo da alcune testate giornalistiche indipendenti che nel pomeriggio del 29 giugno un mezzo blindato dei carabinieri investe e uccide una donna: Anna Recchia. E’ chiaro che il governo abbia iniziato una campagna militare in Valle di Susa per sconfiggere il movimento NO TAV e far così partire questa grande opera tanto agognata nei palazzi del potere da quasi vent’anni. E’ altrettanto chiaro che le così dette forze dell’ordine usino e abusino del loro potere in maniera continuativa e preoccupante. Le violenze poliziesche nel nostro paese non si sono mai fermate. Anzi da dopo il G8 di Genova del luglio 2001 c’è stata “un’istituzionalizzazione” di questi comportamenti e soprattutto dell’impunità garantita alle forze dell’ordine. Siamo arrivati al punto che queste violenze, nonostante diventino di dominio pubblico grazie ai media indipendenti e non, rimangono impunite. L’arroganza delle cosiddette forze dell’ordine, così, cresce sempre di più. Sanno di poter far di tutto, in qualunque momento, dallo sparare da un autogrill ad un altro (omicidio Gabriele Sandri) al malmenare un carcerato (Stefano Cucchi) all’ammazzare per soffocamento un ragazzo in strada (Federico Aldrovandi) allo sparare ai cortei. Questi personaggi dovrebbero essere i tutori della legge ed il simbolo della legalità nel nostro paese. Poliziotti, carabinieri e militari riempiono le città per farci sentire, in teoria, più al sicuro ma in verità riempiono le città per controllare la popolazione, creare paura, massacrare chi si ribella alle gabbie in cui ci vogliono rinchiudere vivendo le città, i parchi, le piazze e le strade in qualunque momento del giorno e della notte. Il silenzio è connivenza.

Siamo vicini alla famiglia di Anna Recchia e abbracciamo i Punkreas e Anti L’Onesto.

Sappiamo chi sono i criminali e chi li difende.

Domenica andremo in Val Susa perchè non possiamo accettare che l’impunità, l’arroganza e la violenza delle forze di ordine pubblico abbiano la meglio sulla volontà popolare. Domenica andremo in Val Susa al fianco delle compagne e dei compagni del NO TAV perchè non possiamo pensare che il volere del capitale neoliberale, che vede conniventi i politici italiani di praticamente tutti gli schieramenti, vinca sul coraggio delle popolazioni e la forza dei territori.

DOMENICA 3 LUGLIO TUTT* IN VAL SUSA!!

NO TAV!NO ALLA MILITARIZZAZIONE DELLA VALLE!NO MAFIE!

BUS DA MILANO||CORTEO NAZIONALE NO TAV||DOMENICA 3 LUGLIO 2011

||CORTEO NAZIONALE NO TAV||

DOMENICA 3 LUGLIO TUTT* A CHIOMONTE 

PARTENZA DA MILANO CON BUS ORE 5.30 FAMAGOSTA COSTO A/R 15 €

PER INFO E PRENOTAZIONI CHIAMARE 3891381168 o SCRIVERE MAIL A zam-racaille @ hotmail.com( lasciando un recapito) zam-racailleAThotmail.com

Lo sgombero di lunedì mattina del presidio NO TAV alla Maddalena di Chiomonte in Val Susa non costituisce solo l’ennesimo esempio di come questo governo riduca rivendicazioni sociali dal basso a problemi di ordine pubblico. Lunedì mattina lo Stato ha compiuto un vero e proprio assalto militare ad un territorio difeso dalla propria popolazione che si oppone alla devastazione e al saccheggio dell’ambiente in cui vive. Un attacco volto quindi a svuotare completamente il significato della democrazia intesa come partecipazione ai processi decisionali che incidono sulle vite di tutte e tutti noi. Con l’operazione militare di lunedì mattina il Governo Berlusconi, con il silenzio assenso del PD, ha voluto mostrare che niente e nessuno può mettere in discussione la sua “sovranità” e che le risposte a qualunque
tentativo in questa direzione saranno e sempre soltanto azioni di
forza ed assenza di dialogo.
Ma questo non fermerà la determinazione e il coraggio del popolo
della Val Susa. Già lunedì mattina, immediatamente dopo l’inizio
delle operazioni di polizia, è stato indetto uno sciopero generale in
tutta la Valle e il pomeriggio stesso tutte le vie di comunicazione
verso Torino e la Francia sono state bloccate dal movimento NO TAV. Ieri sera una fiaccolata di 20.000 persone a Susa ribadiva la propria opposizione al progetto insostenibile della Torino – Lione e la propria determinazione nel volersi riprendere il presidio della
Maddalena. La paura e la rassegnazione non sono di casa in Val Susa. La paura e la rassegnazione non devono essere di casa nelle nostre città.
Per questo riteniamo sia fondamentale esserci domenica mattina a
Chiomonte al corteo nazionale NO TAV. Per ribadire che la Val Susa è un bene comune e in quanto tale va difeso da tutte e tutti contro la speculazione e contro le mafie che si vorrebbero spartire gli appalti dell’Alta Velocità. E’ stata persa una battaglia, ma la guerra è ancora lunga, molto lunga.
Per tutte queste ragioni e per dare un segnale forte di solidarietà e
condivisione della lotta del movimento NO TAV stiamo organizzando dei pullman per partecipare al corteo nazionale a Chiomonte. Invitiamo tutte e tutti coloro interessate/i a prenotarsi chiamando al numero 3891381168 o mandando una mail a ZAM-RACAILLE @ HOTMAIL.COM (zam-racailleAThotmail.com). Il costo del pullman a/r è di 15 euro e la partenza è fissata alle ore 5:30 da Famagosta (MM2), il ritorno è previsto per la serata di domenica.

SEMPRE COMPLICI E AL FIANCO DEL MOVIMENTO NO TAV
CONTRO SPECULAZIONI E DEVASTAZIONI TERRITORIALI
PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI

Z.A.M. – ZONA AUTONOMA MILANO