Il vento è cambiato? Allora alziamo il volume!


 

|||| DAL CONCERTO DEI SUBSONICA ALL’ARENA DI MILANO: IL BLITZ DEL COLLETTIVO ZAM|||

Il vento è cambiato? Allora alziamo il volume!

Musicisti, fotografi, artisti, suonatori, occupanti di spazi sociali, promoter, raver, bonghisti discreti, bevitori in compagnia, cantastorie, skater, organizzatori di concerti, wryter, reppettari, soci e non di associazioni e circoli, strimpellatori improvvisati, animatori di feste, dj, vj, mc, amanti degli spazi aperti, degli spazi pubblici, della socialità, della musica, della cultura, dei decibel quando ci vogliono…

Per anni l’amministrazione di questa città c’è stata nemica, avversa, ostile. concretamente, quotidianamente, ossessivamente. C’hanno trattato come nemici, come problema d’ordine pubblico, come una vergogna da rimuovere, estirpare, cancellare. Per anni Milano è stata intrappolata dall’intolleranza di pochi: intolleranza verso chi ha la pelle nera, verso la tribù che balla, verso chi ha la musica nel sangue.

Per anni l’amministrazione della città è stata in mano ad una cricca di sordi che ha escluso qualsiasi possibilità di dialogo. Il modello di città vivibile che perseguivano, se mai ve ne è stato uno, corrispondeva all’idea opposta alla nostra ed è per questo che la vocazione autoritaria di Milano è stata una triste consuetudine e quasi non ci stupivamo più nel vedere periodicamente repressa la voglia di divertirsi, di stare insieme e di rianimare la città.

Ci siamo ribellati come autentici sognatori a questa strumentalizzazione: giovane non ha mai fatto rima con criminale, notte non ha mai fatto rima con reato !

I nostri sogni sono sempre stati irrinunciabili, ostinati, testardi, resistenti e si sono contrapposti a politiche incapaci di trovare una soluzione alle esigenze differenti che popolano Milano I sogni però non sono controllabili, e più vengono ostacolati più si moltiplicano, si coltivano e si condividono. In questa primavera la città di Milano ha mandato a casa i SORDI, urlando il sogno collettivo di una città viva, ricca di luci e di suoni, di musica e vita come cultura, una città a misura anche di chi anima la notte.

Ora però noi, i sognatori, vogliamo vedere i segni del cambiamento, sentire il suono forte di una musica diversa, toccare con mano una città nuova, annusare realmente il profumo del rinnovamento, gustare finalmente Milano a piene mani. Siamo sognatori, non illusi.

Siamo concretamente sognatori, convinti protagonisti di ciò che accade e che deve cambiare. Non deleghiamo nulla, non aspettiamo regalie ma ci aspettiamo cambiamenti concreti.

Spazi, opportunità, servizi, trasporti, piazze, parchi, suoni, libertà…decibel!

Se il vento è cambiato allora alziamo il volume!

Zam – Zona Autonoma Milano

http://zam2011.tk/

ZAM-MUSICA || giovedì 28 luglio || GROOVEDì BENEFIT ZAMPALESTRA

| GROOVEDì ||

TUTTI I GIOVEDI DI LUGLIO
dalle ore 18.30 fino le 22

|| EVENTO CON INGRESSO A OFFERTA LIBERA ||

ZAM-MUSICA presenta:

GIOVEDì 28 LUGLIO

BENEFIT PROGETTO ZAMPALESTRA

A grande richiesta torna Vagionni Dj
40’s swing rock’n’rolla jazz-beat groovy-funky

http://soundcloud.com/mute​milano come link

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

||In ogni caso nessun rimorso||DA GENOVA 2001 A MILANO 2011||

IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO GENOVA 2001 – 20011 

Dieci anni fa Genova fu attraversata dalla rabbia scaturita dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie generate da un’economia perversa,fondata sul profitto e sullo sfruttamento. In quei giorni centinaia di migliaia di persone riempirono le strade di Genova urlando”un altro mondo è possibile”,un mondo in cui la mercificazionde delle vite e dei territori non avrebbe trovato posto.
Gli 8 “grandi” ebbero paura, e con loro le prede che dal libero mercato traevano profitti vertiginosi rubando il futuro alle generazioni successive. E la risposta fu proporzionale ai loro timori di profitti erosi.Brutalità di piazza, la mattanza della Diaz, le torture di Bolzaneto e l’uccisione di Carlo, un ragazzo che quel giorno era in piazza come tante e tanti di noi.
Ma tante persone a Genova non ci sono state, per scelta o perchè erano troppo piccole.
Ecco, noi vogliamo ricordare ed attualizzare quelle giornate che cambiarono le vite di molte persone, consci che non c’è futuro senza memoria, che le lotte di oggi dei movimenti sono figlie del movimento di Genova.
Abbiamo deciso di farlo riprendendoci ancora una volta le strade ed i parchi di questa metropoli, perchè crediamo che la risposta al silenzio,alle menzogne e all’auto-assoluzione dello Stato debba essere pratica quotidiana nella nostra vita e nelle nostre città.
In un’era di “crisi” creata da questo sistema economico iniquo ci riprendiamo un parco simbolo di socialità, blindato dalle giunte milanesi passate a colpi di cancelli e recinti.
Lo abbiamo sempre fatto e lo rifacciamo anche oggi, per ribadire il nostro no alle chiusure dei muri,da Milano a Gaza.
Per un mondo senza confini, per un mondo di rispetto e per l’autodeterminazione delle nostre vite, dalle valli alle città.

|||||VENERDì 22/7/11|||||

DALLE 15.00 NEL PARCO DI PIAZZA VETRA

dj SET :

TRASHMILANO
B_TEAM
GAMBA DE LENK (LIVE ORCHESTRA)
QUATTRO ASSI
BRAVI RAGAZZI
DEGENERE REBEL SOUND
END
ESA & FRIENDS
ROCKETCREW

-MOSTRA FOTOGRAFICA SULLE GIORNATE DEL G8 (DINO FRACCHIA-MANUEL VIGNANI-ANTONELLO NUSCIA-TAVOLE DI ZEROCALCARE)

-GAZEBO CON PROIEZIONI DI VIDEO SU GENOVA (FREE CONSOLE VJ)

-LIVE PAINTING PERFORMAnCE (per ridare luce ai muri di questa citta) con i VOLKsWRITErS

Abbiamo intenzione di partire tutti e tutte assieme per andare al corteo nazionale del 23 Luglio a Genova.Per questo stiamo organizzando dei bus.
|||INFOPOINT PER I PULLMAN DEL 23 A GENOVA (CORTEO NAZIONALE)|||

Per prenotazioni : mail:pullmangenova [@] hotmail .com

tell. 3895445079

Partenza Sabato 23 Luglio ore 10.00 Romolo(mm2)

La nostra città arida non la vogliamo e dal basso ce la riprenderemo tutta…

Per Carlo,Abba,Renato,Federico​,Dax,Nicola,Michele e tutti i morti ammazzati sul cemento…

Per chi lotta perchè ciò non accada più!

SENZA MEMORIA NON C’E’ FUTURO!
LE STRADE SONO NOSTRE..

ASSOCIAZIONE CULTURALE E ANTIFASCISTA”DAX16MARZO200​3″
C.A. TORCHIERA
COMITATO NO EXPO
CORSARI MILANO
CSA BARAONDA
FOA BOCCACCIO 003
INTELLIGENCE PRECARIA
SOS FORNACE
VOLKSWRITERS
ZONA AUTONOMA MILANO-ZAM

 

SANATORIA TRUFFA UN ANNO DOPO||Venerdi 15 Luglio|| B.S.A Milano e ZAM||

 

VENERDI’ 15 LUGLIO h. 21:00
B.S.A. Milano e Z.A.M. vi invitano al dibattito
SANATORIA TRUFFA UN ANNO DOPO
dopo gru, torri e occupazioni, come continuare la lotta?
intervengono:
– Coordinamento migranti Bologna
– Coordinamento migranti Toscana Nord
– Presidio sopra e sotto la gru Brescia
– Immigrati autorganizzati Milano
– Razzismo stop Padova

a seguire…

||||||SERATA BENEFIT BSA MILANO|||||

Anche quest’anno le Brigate di Solidarietà Attiva promuovono la campagna “Ingaggiami contro il lavoro nero”, proponendo un campo di accoglienza per lavoratori stagionali che raccolgono angurie a Nardò (Lecce). Un punto di partenza per la sensibilizzazione e l’acquisizione dei diritti dei lavoratori, contro lo sfruttamento del lavoro nero e la logica del caporalato. Durante la serata sarà proiettato il documentario girato al campo l’anno scorso, Braccianti del XXI secolo.
Se vuoi sostenerci e/o saperne di più, fai un salto!

VENERDI’ 15 LUGLIO dalle 23 DJSET
BENEFIT B.S.A. MILANO
special guest DJ ALI BABA from Baluardo

 

Sono un immigrato, vivo a Milano da 5 anni. Nel mio paese non avevo un futuro, così sono partito per cercare lavoro.
Sono entrato in Italia irregolarmente, perchè non c’era altro modo. Ora lavoro nei cantieri o nei mercati, in nero, perchè non c’è altro modo.
Sono un clandestino, invisibile e ricattabile.
Un giorno un amico mi dice che c’è una “sanatoria”, che se riesco a farmi assumere come colf o badante posso ottenere il permesso. Io non sono né colf né badante. Ma vorrei tornare nel mio paese, vorrei sposarmi, fare dei figli e portarli qui con me. Allora raccolgo tutto quello che ho, mi faccio prestare quello che manca, e pago. Pago un mio connazionale che mi dice che un datore di lavoro italiano vuole assumermi. Pago 3000 euro, pensando a tutta la fatica che ho fatto per guadagnarli. Ma sono felice, perché quando avrò il permesso non sarò più illegale.
Poi però passano mesi e del permesso non so ancora nulla. Il tizio a cui ho dato i soldi non risponde più al telefono, è sparito. Anche il mio amico ha pagato e anche lui non sa più niente della sua pratica. E allora capisco, siamo stati truffati.
Decido di andare dalla polizia a denunciare il mio estorsore. Mi chiedono i dati, mi prendono le impronte. E invece di aiutarmi, mi danno un’espulsione.

Questa potrebbe essere la storia di migliaia di immigrati in Italia. Da qui nascono tutta la rabbia e l’indignazione che li hanno portati l’autunno scorso a salire su una gru a Brescia e su una torre a Milano, mentre in tante altre città si organizziavano presidi, manifestazioni e proteste. Di loro ne hanno parlato giornali, radio, televisioni; sotto quelle gru e quelle torri hanno conosciuto il significato della parola lotta e la solidarietà di tanti, italiani e stranieri. Non sono più invisibili, ora, e non sono certo soli. Associazioni, gruppi e attivisti continuano e continueranno a sostenerli. Ma dopo più di un anno di mobilitazioni, qual’è il bilancio? Quanto è stato ottenuto e quanto invece è ancora da rivendicare? Noi crediamo che sia ora di confrontare le diverse strade percorse e rafforzare le reti che da Padova a Massa Carrara, da Brescia a Bologna, ci uniscono tutti, italiani e stranieri, in un’unica lotta. Perché i diritti o sono di tutti o di nessuno. E insieme va decisa la prossima mossa.

Zona Autonoma Milano
ZAM
VIa Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta – Bus 95, 47 – Tram 2, 14
http://zam2011.tk/

ZAM-MUSICA || giovedì 14 luglio || GROOVEDì

|| GROOVEDì ||

TUTTI I GIOVEDI DI LUGLIO
dalle ore 18.30 fino le 22

|| EVENTO CON INGRESSO A OFFERTA LIBERA||

ZAM-MUSICA presenta:

GIOVEDì 14 LUGLIO

Vagionni Dj
40’s swing rock’n’rolla jazz-beat groovy-funky

http://soundcloud.com/mute​milano come link

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

CineZAM || mercoledi 13 luglio || Isola 10

MERCOLEDI 13 LUGLIO
Ore 21.30
|| EVENTO GRATUITO||

CineZAM presenta:

ISOLA 10
Un film di Miguel Littin.
Con Benjamín Vicuña, Cristian De La Fuente, Pablo Krögh, José Bertrand, Sergio Hernández.
Titolo originale Isla 10. Drammatico, durata 117 min.
Cile, Brasile, Venezuela 2009. – Nomad Film

Trailer:
http://www.mymovies.it/fil​m/2009/isola10/trailer/

Cile. Settembre 1973. Dopo il colpo di stato militare che rovescia Allende, un gruppo di ministri e di autorità del suo seguito vengono fatti prigionieri e deportati nel campo di concentramento di Dawson Island, nello Stretto di Magellano. Tra loro c’è Sergio Bitar, ministro delle miniere e consigliere economico del presidente, prigioniero numero 10, che di quella prigionia scriverà, una volta libero, dopo un lungo esilio.
Miguel Littin, cineasta cileno conosciuto e apprezzato internazionalmente, ricostruisce la testimonianza di Bitar amalgamando l’esperienza da documentarista con una buona sensibilità per il racconto. Così, gli attori in scena incarnano credibilmente la Storia, la sua memoria, e le storie, che il cinema può e deve raccontare, con i propri mezzi da teatro delle ombre e dei fantasmi.
La quotidianità dei lavori forzati, dell’obbedienza imposta col terrore, dell’impossibilità di usare la parola come strumento di replica per chi nella parola ha creduto, mettendo la propria al servizio degli altri, è cosa immaginabile, sulla quale Littin non insiste, provando invece a spostare l’occhio sulle eccezioni, sul numero del soldato tonto, sull’empatia di una guardia politicamente confusa, che intima ai prigionieri di gridare di dolore, come se li stesse malmenando, mentre li invita a riempirsi in fretta le tasche di frutta secca, ricca di vitamine.
Non per questo Dawson Island 10 diviene un film imprevedibile, non è il suo scopo né la sua virtù. La sua qualità è un’altra, quella di raccontare l’intelligenza di un gruppo di persone che non dimentica la propria identità, malgrado la condizione; che non si rifiuta ma non per questo accetta; che conosce il valore di una matita (spezzata), di uno spiraglio per l’espressione. Dignità del narrato e del narratore, quindi, che, posta a premessa, autorizza anche i primi piani, la messa in scena dei sentimenti. Non è mai stata qualità facile da portare in superficie sullo schermo, l’intelligenza, senza farsi lusingare dalle sirene della vanità o della pretesa di insegnare qualcosa, meno che mai quando la sua natura non è individuale ma collettiva. Un merito che Littin si guadagna nel nome della sobrietà e dell’impegno.

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

In The Pipeline Festival||Sabato 9 Luglio||ZAM

 

SABATO 9 LUGLIO 2011

LeCittàSottili e Zona Autonoma Milano
presentano…

||||||IN THE PIPELINE FESTIVAL||||||||

Tre giorni di performance di teatro danza,fuoco musica e teatro.
IN THE PIPELINE FESTIVAL sosterrà nello specifico,il progetto artistico Piccole Marquisakis che vede coinvolte tre giovani performer residenti in Francia.

Presso lo spazio ZAM di Via Olgiati 12:

ore 21.45
Piccole Marquisakis
Piece di Teatro Danza
di e con Helene Gautier,Mairi Pardalaki,Francesca Saraullo

ore 22.30
FeuerENergie-Spettacolo di Fuoco
di e con ChasmaGes Teatro+Scum from the Sun

ore 23.15
MECanics for DREAMERS performance
di e con TANA+LucaValisi+Fefè

A seguire Live e Dj set con:
BNCexpress Live Band
Drum-Mauro Forester
Bass-Enea Brandi
Guitar-Dj Lol
Decks&Keyboard-Promenade

Le altre date del Festival ( per info vai su lecittasottoli.noblogs.org​)
Venerdi 8 Luglio FOA BOCCACCIO Via Durini,Monza
Domenica 10 Luglio CARROZZERIA MARGOT Via Padova 29,Milano

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

||Serata di autofinanziamento Cassa Legale||ZAM||Venerdi 8 Luglio||

VENERDI 8 LUGLIO 2001

Serata di autofinanziamento per supportare i compagni e gli studenti colpiti dalla repressione, dall’onda 2008 ai fatti degli ultimi giorni.

SPECIAL GUEST
Unk Sound

SOUND DELLA CASA
4assi
Bravi Ragazzi

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

Con il cuore e i nostri corpi al fianco della Foa Boccaccio 003

Ci risiamo.

Ancora una volta a Monza l’ennesimo sgombero.

Questa mattina ottanta uomini tra polizia e carabinieri hanno fatto irruzione dentro la Foa Boccaccio di Via Durini a Monza,e non trovando nessun compagno all’interno,hanno danneggiato mobili e attrezzature. Si tratta del nono sgombero in otto anni.

F.O.A. Boccaccio è un laboratorio per le tante lotte territoriali in brianza, da quelle studentesche a quelle contro la privatizzazione della Villa Reale,passando dai conflitti precari e antifascisti. Colpendo lo stabile di Via Durini,si è colpito anche noi. Per questo non solo diamo massima vicinanza e solidarietà al Boccaccio sgomberato,ma saremo fianco a fianco ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in qualsiasi iniziativa che a Monza o altrove,vogliano intraprendere.

Con il cuore e i nostri corpi al fianco della Foa Boccaccio 003

Liberiamo Spazi nelle Città

 

Zona Autonoma Milano

Cronaca di una rabbia annunciata||Ora e Sempre NO TAV||

CRONACA DI UNA RABBIA ANNUNCIATA.

Andiamo in valle domenica? Come andiamo? Pullman? Ma riusciamo a riempirli? Noi ci siamo tutti, bergamaschi milanesi e padovani.

Proviamo a lanciare un pullman e vediamo se riusciamo a essere un buon numero per andar su….

Domenica mattina appuntamento alle 5.30, siamo tantissimi e abbiamo purtroppo dovuto dire di no ad altrettanta gente, perchè non abbiamo trovato abbastanza pullman disposti a portarci in valle…. Partiamo ovviamente con un discreto ritardo ma alla fine tutti i pullman riescono a partire in direzione Exilles. Durante il viaggio comunichiamo a tutti le indicazioni dei NoTav per l’assedio al cantiere a Chiomonte.

Arriviamo in valle. Molti raccontano ai più giovani le altre tante, troppe volte che sono saliti da queste parti ed è pazzesco trovarsi a distanza di tanti anni ancora a dover ribadire che l’alta velocità da queste parti è inutile, dispendiosa e pericolosa. Il corteo parte ed è lunghissimo, abbiamo tutti il sentore che “sarà dura”, ma soprattutto che in questi anni la determinazione e la forza dei valsusini e di chi li appoggia sembra non aver risentito del tempo che passa, anzi si è rafforzata. Arrivati sul ponte della Dora si inzia a sentire l’odore inconfondibile dei lacrimogeni, e capiamo subito che sarà veramente dura. Ma nessuno si spaventa, abbiamo ragione e ce lo dimostrano le migliaia e migliaia di persone in corteo, i valsusini che dalle finestre applaudono e ringraziano di non averli lasciati soli, le signore che offrono da bere e da mangiare ai manifestanti, che abbiano caschi e maschere antigas o meno. Sanno di aver ragione i valligiani che vivono in un’area militarizzata, che vogliono partecipare e contare nelle scelte che decidono delle loro vite e l’unica risposta che ottengono dallo Stato è sempre un uso folle e scriteriato delle forze dell’ordine. Ed è cosi anche questa volta: abbiamo assistito a una militarizzazione della valle e a un massiccio impiego di gas CS contro i manifestanti. A lanci di lacrimogeni ad altezza d’uomo che hanno ferito dei ragazzi anche in maniera grave. Abbiamo assistito al lancio di pietre da parte dei poliziotti sui manifestanti, a persone anziane piegate in due dalla concentrazione di gas nell’aria, ai lividi causati da proiettili di gomma.

Ma i valligiani sono determinati e noi con loro: migliaia di persone assediano la zona militarizzata. A lanciare quei sassi, a resistere ai lacrimogeni non è stata solamente una minoranza di “professionisti della violenza” come ripetono i media, è stata la maggior parte della gente; e le ovazioni quando i fuochi d’artificio sui monti mostravano a tutti gli scontri e l’avanzamento dei manifestanti sono la prova più palese dell’unità del corteo. Oggi lo dicono i valligiani, lo dicono i comitati no tav. E lo diciamo anche noi.

Certo è rassicurante, per i giornali, le istituzioni, i partiti e per i tanti ciarlatani nostrani, lontani anni luce dai cittadini, quando assistono a una rivolta popolare e trasversale, incolpare un’esigua minoranza venuta da chissà dove. Era già successo in occasione del 14 dicembre 2010, quando un gruppo di trecento extraterrestri aveva causato gli scontri in piazza del Popolo, si è ripetuto il 3 luglio quando un gruppo di stranieri “professionisti della violenza” ha causato gli scontri sui boschi sopra la Maddalena. Ma non è così: la rivolta di Chiomonte è stata la rivolta di una valle, del suo popolo, che da vent’anni si batte contro un progetto inutile e dannoso come è quello del TAV. E’ stata “una giornata di resistenza popolare, altro che black block”, come ribadito dal movimento NoTav stesso in conferenza stampa.

Una giornata in cui nelle strade e nei boschi c’era un unico corteo, un unico movimento che, nonostante i teoremi giornalistici di infiltrazioni dall’estero, parlava una sola lingua: la difesa dei beni comuni. Una lotta che quindi si innesta e si contamina con le lotte di quest’autunno e di questa primavera a difesa della formazione e del sapere, dell’acqua, dei territori, della dignità delle vite di tutte e tutti noi. Ecco perché eravamo tanti e venivamo anche al di fuori dalla Val Susa. E in tanti, in migliaia, abbiamo messo in gioco i nostri corpi e le nostre esistenze, mettendo in pratica azioni che non abbiamo timore a definire atti di rivolta. Un uso della forza legittimo di fronte all’assalto militare con cui lo Stato lunedì 27 giugno ha sgomberato il presidio della Maddalena. Una vera e propria operazione di guerra con cui lo Stato ha voluto ribadire la propria sordità alle rivendicazioni del popolo della Val Susa, svuotando la parola democrazia intesa come partecipazione collettiva ai processi decisionali. E di fronte alla militarizzazione della Valle e all’istituzione dell’ennesima zona rossa l’assedio è stata la risposta dal basso più consapevole e spontanea che il movimento NoTav potesse dare.

Una risposta fatta di dignità e partecipazione contro chi svende il territorio alle leggi del profitto e del mercato per costruire un’opera utile solo a chi la costruisce. Questa è la vera violenza. Lo sparo dei lacrimogeni ad altezza d’uomo è violenza. Il pestaggio arbitrario degli arrestati è violenza. Le azioni del movimento NoTav. delle migliaia di persone che hanno assediato il cantiere dell’alta velocità sono soltanto l’espressione della determinazione nel riprendersi ciò gli appartiene, ciò che è di tutti e non può essere messo a profitto per i portafogli dei soliti pochi corrotti: la Val Susa.. Abbiamo visto gli abitanti della Valle applaudire quelli che i democratici chiamano violenti, abbiamo sentito le gridare “Resistenza, Resistenza”. Abbiamo vissuto la migliore Italia. Ecco, chi dice che in Italia il vento sta cambiando forse ha ragione.

Le migliaia e migliaia di persone che hanno partecipato attivamente alla giornata di ieri ne sono la dimostrazione.

Tutta la nostra complicità ai valligiani, agli arrestati e ai feriti. Non vi lasceremo mai soli.

Chi semina CS, raccoglie tempesta.

 

Csa Pacì Paciana Bergamo                  Reality Shock Padova                      Zona Autonoma Milano

http://www.pacipaciana.org     http://www.realityshock.it/      http://zam2011.tk/