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Aperitivo Resistente NO TAV||VENERDI 1 LUGLIO||ZAM

Venerdi 1 Luglio 2011
ore 19.00

Zona Autonoma Milano presenta

APERITIVO RESISTENTE NO TAV

Ricco buffet e aperitivo e a seguire musica e djset

Una serata pensata per lanciare il corteo nazionale No Tav a Chiomonte.
Per questo sarà allestito un infopoint NO TAV dove sarà possibile prenotarsi sui bus per andare con noi a CHIOMONTE,chiedere info sul corteo,etc etc..
[INFO PER I PULLMAN] http://www.facebook.com/event.php?eid=130386283709716

NON MANCATE!

Zona Autonoma Milano
ZAM
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Tram 12,14,2,bus 95
http://zam2011.tk/

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CORTEO NAZIONALE NO TAV
DOMENICA 3 LUGLIO TUTTI A CHIOMONTE

Lo sgombero di lunedì mattina del presidio NO TAV alla Maddalena di Chiomonte in Val Susa non costituisce solo l’ennesimo esempio di come questo governo riduca rivendicazioni sociali dal basso a problemi di ordine pubblico. Lunedì mattina lo Stato ha compiuto un vero e proprio assalto militare ad un territorio difeso dalla propria popolazione che si oppone alla devastazione e al saccheggio dell’ambiente in cui vive.
Un attacco volto quindi a svuotare completamente il significato della democrazia intesa come partecipazione ai processi decisionali che incidono sulle vite di tutte e tutti noi. Con l’operazione militare di lunedì mattina il Governo Berlusconi, con il silenzio assenso del PD, ha voluto mostrare che niente e nessuno può mettere in discussione la sua “sovranità” e che le risposte a qualunque tentativo in questa direzione saranno e sempre soltanto azioni di forza ed assenza di dialogo.
Ma questo non fermerà la determinazione e il coraggio del popolo
della Val Susa. Già lunedì mattina, immediatamente dopo l’inizio
delle operazioni di polizia, è stato indetto uno sciopero generale in
tutta la Valle e il pomeriggio stesso tutte le vie di comunicazione
verso Torino e la Francia sono state bloccate dal movimento NO TAV.
Ieri sera una fiaccolata di 20.000 persone a Susa ribadiva la propria
opposizione al progetto insostenibile della Torino – Lione e la
propria determinazione nel volersi riprendere il presidio della
Maddalena.
La paura e la rassegnazione non sono di casa in Val Susa. La paura e la rassegnazione non devono essere di casa nelle nostre città.
Per questo riteniamo sia fondamentale esserci domenica mattina a
Chiomonte al corteo nazionale NO TAV. Per ribadire che la Val Susa è un bene comune e in quanto tale va difeso da tutte e tutti contro la speculazione e contro le mafie che si vorrebbero spartire gli appalti dell’Alta Velocità. E’ stata persa una battaglia, ma la guerra è ancora lunga, molto lunga.
Per tutte queste ragioni e per dare un segnale forte di solidarietà e
condivisione della lotta del movimento NO TAV stiamo organizzando dei pullman per partecipare al corteo nazionale a Chiomonte. Invitiamo tutte e tutti coloro interessate/i a prenotarsi chiamando al numero
3891381168 o mandando una mail a zam-racaille@hotmail.com. Il
costo del pullman a/r è di 15 euro e la partenza è fissata alle ore
5:30 da Famagosta (MM2), il ritorno è previsto per la serata di domenica.

SEMPRE COMPLICI E AL FIANCO DEL MOVIMENTO NO TAV
CONTRO SPECULAZIONI E DEVASTAZIONI TERRITORIALI
PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI

Z.A.M. – ZONA AUTONOMA MILANO

CineZAM||26 Giugno||Red||

DOMENICA 26 GIUGNO
Ore 21.30
|| EVENTO GRATUITO||

CineZAM presenta:

RED
Un film di Robert Schwentke. Con Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich, Helen Mirren, Mary-Louise Parker.
Thriller,durata 111 min. – USA, Canada 2010.

TRAILER:
http://www.mymovies.it/film/2010/red/trailer/

Frank Moses è un ex agente della CIA in pensione, che vive in una villetta uguale alle altre cercando di fare una vita uguale alle altre. Purtroppo per lui e per Sarah, la ragazza ingenua e sognatrice che ha conosciuto al telefono, i segreti di stato in possesso di Frank lo hanno trasformato da strumento di morte a bersaglio dell’Intelligence: qualcuno da eliminare e in fretta.
Inizia così quella che può apparire come la fuga di Frank Moses ma altro non è che il giro di reclutamento dei vecchi compagni: il vecchio Joe, il folle Marvin, il russo Ivan, lady Victoria, dopo di che la canna della pistola compie un giro di 180 gradi e la fuga si fa vendetta, la diaspora riunione, la pensione una nuova missione.
Tratto dal breve fumetto DC Comics scritto da Warren Ellis e illustrato da Cully Hammer, Red è stato completamente reinventato nella sceneggiatura dei fratelli Hoeber, responsabili dell’inserimento dei compagni di ventura del protagonista e del tono divertito e alleggerito del film. Non è, infatti, come uno dei più significativi adattamenti da un fumetto che si fa apprezzare e ricordare questo film, ma piuttosto come una riuscita composizione di quadri, personaggi e situazioni provenienti da spezzoni di pellicole diverse e originalmente e gradevolmente assemblati. I film come materiali di partenza e il racconto come risultato, dunque, anziché viceversa.
Ecco allora che nel bel prologo con Bruce Willis, ex supereroe in vestaglia, che prende a pugni il sacco dopo colazione, non c’è solo l’eco del suo Butch in Pulp Fiction (il pugile, la colazione, il mitra) ma c’è anche mister Incredibile e Léon (la piantina), mentre arrivati alla scena del ricevimento di gala, vien da chiedersi quando ci siamo già stati, se in un episodio cinematografico della saga di Danny Ocean o in uno televisivo di Alias. Eppure non sono citazioni soffocanti, forse non sono neppure citazioni, e c’è spazio per molto altro, compreso il sublime personaggio di John Malkovich, un panzone paranoico con un maialino di peluche sotto braccio dal quale estrarrà l’arma con cui umiliare una signorotta col bazooka, in una sequenza emblematica dell’operazione nel suo insieme, quanto a connubio tra ironia e spettacolarità.
Ma Willis e Malkovich non sono i soli a portare un valore aggiunto al proprio ruolo: a loro modo lo fanno anche “la regina” Helen Mirren, con il richiamo sornione alla passione tutta inglese per il giardinaggio, e Brian Cox, con la trilogia di Bourne nel curriculum. In assoluto, oltre a qualche buona battuta e a qualche ambientazione più originale del solito, è essenzialmente a quest’alchimia tra attore e personaggio che si deve il piacere della visione.
Da segnalare, in coda, un motivo di interesse anche nella figura di Sarah che, nel campionario dei caratteri femminili cinematografici, si può ascrivere come appartenente alla categoria della “palla al piede”. Con i romanzetti rosa in testa e le manette alle mani (quando non la pistola alla tempia), pretende ed ottiene di essere portata in prima linea e salvata ogni volta, contribuendo a fare del consenziente Bruce Willis un gentleman come pochi altri.

ZAM
Zona Autonoma Milano
Via Olgiati 12,Barona
MM2 Famagosta
Bus 95,47
Tram 2,14
http://zam2011.tk/

 

Milano, e ora? -streaming incontro-

Milano, e ora?

ecco lo streaming dell’incontro di martedi 21 giugno.

parte1

parte 2

parte 3

parte 4

Milano, e ora? Ne parliamo a ZAM martedi 21 giugno ore 21.00

Corsari Milano e Zona Autonoma Milano presentano:

|||MILANO, E ORA?|||
Dopo la cacciata delle destre della paura e cemento cosa cambia a Milano? Il nuovo vento che ispira Milano cosa rappresenterà per i movimenti? LA MILANO DEI CONFLITTI E DEI DIRITTI CHE SPAZI SAPRà RICONQUISTARE?

Partecipano: Paolo Limonta, cordinatore comitati Pisapia Sindaco – Mirko Mazzali, Consigliere comunale indipendete SEL – Roberto Giudici, FIOM Milano – Luciano Mulhbauer, Comitato Pisapia Sindaco – Ilaria Scovazzi, ARCI Milano – Antonio Iannetta, UISP Milano – Roberto Ciccarellii, Il Manifesto – Gabriele Rabaiotti, Presidente Consiglio Zona 6 – Andrea Fumagalli, Universita di Pavia

MILANO E ORA?

Milano anno zero.

Dopo un ventennio di governo delle peggiori destre ci viene restituita una città dove l’unico legame che l’amministrazione abbia voluto alimentare fra i cittadini è stato quello determinato dalla paura.
Paura di tutto ciò che è percepito come diverso: degli stranieri, dei giovani rendono vive le piazze, dei poveri, dei diversi; cioè dell’Altro in senso lato.
La paura però non può durare per sempre, la creazione di un’illusione di stato di eccezione, quando diventa una regola per vent’anni, rischia di diventare, ed è diventata una brutta e terribile barzelletta.
Se la paura è stata la parola d’ordine per coloro che consideravano i propri sudditi, il motto per le loro consorterie è stato lassez-faire.
Abbiamo assistito ad una interminabile teoria di speculazioni che si è abbattuta come una piaga sulla nostra città.
L’elenco delle devastazioni è tanto lungo quanto penoso e i risultati , sovente non propriamente lusinghieri, li abbiamo tutti sotto gli occhi.
Milano in queste elezioni, intendendo anche il percorso che le ha precedute e che ha visto oggettivamente una partecipazione che da ere siderali non si vedeva in questa città, ha, a nostro parere, espresso chiaramente un secco no a questa destra.
Ha detto no al governo autocratico e autoritario dei territori che nessuno spazio lascia al conflitto ma anche al dialogo sociale.
Ha detto no alla persecuzione dei più fragili e deboli della nostra città.
Ha detto no all’irrisione e alla demonizzazione di chi quotidianamente apre spazi di socialità, di cultura e di libertà nella metropoli, siano essi centri sociali, arci, associazioni, gruppi informali o quant’altro.
Dire di no a tutto questo appare oramai scontato, ora si apre uno scenario in cui sarà più interessante vedere come si andrà a sostanziare e in quali direzioni soffierà il nuovo vento che spira a Milano.
Pensiamo sia necessaria una rivoluzione copernicana per quanto riguarda le relazioni politiche e sociali in questa città.
Al centro dovranno esserci i beni comuni: la socialità, la formazione, la dignità dell’abitare e del vivere.
Pensiamo che Milano sia pronta a che si possa finalmente aprire spazio e dare ossigeno e ascolto alle conflittualità che la attraversano.
Siamo consapevoli che la conquista di nuovi diritti per tutti passi inevitabilmente per i conflitti, ma la qualità e la compiutezza di questi è spesso responsabilità sia di chi li agita e agisce, quanto di chi ha l’onere del governo dei territori.
Questo significa che si dovrà aprire un forte dibattito cittadino che sappia mettere in questione la metropoli e i soggetti che la vivono e innervano.
Noi lanciamo questo primo momento di dibattito e confronto perché vogliamo parlarne con voi.
Un primo momento che rappresenterà solo l’inizio di un percorso di discussione franca e aperta all’interno della nostra città.
Una metropoli che dopo vent’anni di governo autocratico ha bisogno fortemente di momenti di dibattito e di confronto.
Proprio per questo vorremmo lungo questa traiettoria confrontarci anche e soprattutto con chi non solo non è stato nostro fratello e sorella, e che, spesso, non è stato neanche un compagno di strada.
Questi incontri non suggelleranno patti di sangue o sante alleanze, ma vogliono andare a riaprire uno spazio di senso, chiuso ormai da lungo e troppo tempo, di interlocuzione sociale dove i soggetti del conflitto e del governo dei territori sappiano riconoscere e ritrovare gli spazi che meritano.

VI INVITIAMO QUINDI A Z.A.M. IL 21.06.2011

Z.A.M.
Zona Autonoma Milano
via Olgiati 12 – Barona
MM2 Famagosta, Porta Genova
Bus 95, 47, 74, 76, 325
Tram 2
http://zam2011.tk/

CineZAM||19 GIUGNO||Uomini Senza legge||

DOMENICA 19 GIUGNO
Ore 21.30
|| EVENTO GRATUITO|| 

CineZAM presenta:
Uomini senza legge

Nell’Algeria colonizzata crescono tre fratelli e il risentimento contro l’occupazione francese. Espropriati dai coloni della terra dei padri, Saïd, Messaoud e Abdelkader svolgeranno i loro destini altrove. Protettore e faccendiere a Pigalle Saïd, soldato dell’Esercito francese sul fronte indocinese Messaud, militante del movimento di indipendenza algerino detenuto nelle carceri francesi Abdelkader, i tre fratelli si ritroveranno anni dopo a Parigi costretti nelle banlieues e occupati alla Renault. Tra la loro gente repressa e indotta a una vita indigente matura in Messaoud e Abdelkader la coscienza nazionale e la convinzione che non avrebbero mai salutato il Tricolore come propria bandiera. Entrato in clandestinità e diventato in poco tempo e molte azioni (armate) leader del Fronte Popolare di Liberazione, Abdelkader trascinerà nella causa i fratelli fino all’alba della liberazione.
C’è una scommessa ambiziosa all’origine di Uomini senza legge, quella di combinare epos e noir. Dell’epos il contestato film di Rachid Bouchareb ha la coralità, la complessità narrativa e il proposito di penetrare la storia dei personaggi dentro la scena della grande Storia, provando a interrogarsi sul labile e incerto confine che separa la giustizia dall’ingiustizia, il bene dal male. Dal noir Uomini senza legge deriva invece il cupo pessimismo, il tono pesante e torbido della fotografia, la claustrofobia urbana, il fatalismo che sembra guidare lo svolgersi della vicenda e ancora la nemesi che colpisce letteralmente al cuore il protagonista (Abdelkader) un attimo prima che riesca a varcare la soglia e ad affacciarsi sul futuro indipendente della sua nazione. Guardando alle contro-epopee del crimine di Brian De Palma, Francis Ford Coppola e Scorsese, il regista franco-algerino mette in scena il sanguinoso confronto tra il governo francese e il Fronte di Liberazione Nazionale, il movimento clandestino che sostenne l’indipendenza dell’Algeria attraverso la lotta armata sul territorio metropolitano (europeo) e su quello arabo. Avviato il film con un’espropriazione, Uomini senza legge ha un impianto circolare che troverà la ‘quadratura’ nel riscatto realizzato da un’armata di ombre resistenti come i ‘partigiani’ di Jean-Pierre Melville ma devianti come i criminali degli anni di piombo.
Volgendo lo sguardo a un passato recente, Bouchareb (di)mostra che chi entra in clandestinità da questa o dall’altra parte della legge obbedisce a codici dissennati e persegue ostinatamente una causa in nome della quale uccide senza pietà. Non tace le responsabilità e gli omicidi del FLN a cui (cor)risponde con invariabile orrore il gruppo armato della Main Rouge, partorito dai servizi segreti francesi. E ancora non dissimula la mediocrità disumana dei ‘terroristi’, degli uomini fuori dalla legge (come suggerisce il più puntuale titolo originale) dentro una spirale di violenza senza regole e senza più ragioni. La scommessa di Bouchareb infine è vinta. Uomini senza legge rilegge la decolonizzazione dell’Algeria come un’epica gangster in cui i buoni sono banditi e la Storia filtrata e narrativizzata dalla televisione. Uomini senza legge non è ne vuole essere un documentario, è piuttosto un film di finzione che si concede il lusso di alludere, suggerire, ipotizzare il percorso di tre fratelli che tra il ’45 e il ’61 finirono per autodistruggersi, rifiutando (almeno due su tre) la mediazione, spingendo verso soluzioni radicali e bruciando sul rogo delle proprie speranze e illusioni. La centralità della fratellanza è la chiave d’accesso ai segreti della Storia e di una storia ancora tutta da comprendere.

MostraZAM sulla Palestina&Manifestazione Nazionale a Milano

MOSTRA DAL 17 GIUGNO AL 26 GIUGNO

Il 27 dicembre 2008 iniziò l’operazione militare piombo fuso da parte delle forze armate israeliane.
Un’operazione che portò al massacro oltre un migliaio di civili di cui 322 bambini e sono gli stessi bambini palestinesi i protagonisti della mostra che presenteremo venerdì a ZAM, tramite i loro disegni potremo vedere la guerra dagli occhi dei bambini che più di altri ogni giorno subiscono le angherie di uno stato autoritario come quello di Israele.
Perchè noi non ci scordiamo la vera faccia di Israele, nonostante in questi giorni a milano sia iniziata la kermesse “Israele che non ti aspetti” che punta a ridare una faccia nuova ad Israele oltre che stringere accordi economici con lo stato e le aziende italiane.

PERCHE’ TUTTI DEBBANO VEDERE LA VERA FACCIA DI ISRAELE
NO ALL’OCCUPAZIONE ISRAELIANA!
NESSUN ACCORDO ECONOMICO CON CHI DISTRUGGE I DIRITTI UMANI!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE IL 18 GIUGNO A MILANO

CONCENTRAMENTO IN LARGO CAIROLI ALLE 15:00
http://www.controkermessemilano.com/

Z.A.M.
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ZAGA Z.A.M. 2° ATTO||VENERDI 10 GIUGNO||4 VOLTE SI!!

Zona Autonoma Milano
Presenta

VENERDI 10 GIUGNO 2011

DALLE 23.00:

IN CONSOLE

DJ DAIS (GOLDEN BASS)

DJ EASY KILLA (GOLDEN BASS)

DJ CATCHY (XTREME ENTERTAINMENT)

AL MIC:

GAMBA THE LENK (MILANO)

NICO ROYALE (BOLOGNA)

IL GENERALE (FIRENZE)

MARK-ONE (PISTOIA)

ROHYAL SOUND (ROH-MI)
———————————————————–

I referendum, unico esempio di democrazia diretta in Italia, sono uno strumento importante che negli anni è stato svilito dalla politica
istituzionale.
I referendum hanno validità solo se più del 50% della popolazione
avente diritto al voto si reca alle urne. I governi
italiani, piuttosto che vedersi obbligati a sottostare alla sovranità
popolare ed evitando di spendersi in campagne referendarie e quindi di esporsi a possibili vittorie o sconfitte, “gioca” a far fallire i referendum grazie all’alto tasso di astensionismo che caratterizza le elezioni italiane ad ogni livello.

Per prima cosa è importante ri-dare legittimità ed importanza ai
referendum, valorizzandoli e andando sempre a votare.
Per di più questa volta i 4 quesiti referendari sono molto, molto
importanti perchè difenderanno l’acqua pubblica, continueranno a tenere lontano dal nostro paese il nucleare e le speculazioni economiche ad esso legate e cancelleranno la legge indegna sul legittimo impedimento. L’acqua è un bene fondamentale per la vita di tutti i giorni e di tutti gli esseri umani. Un bene comune non può essere privatizzato, e va difeso.
Il nucleare oltre ad essere una forma di energia pericolosa è l’apice del sistema dell’accentramento della produzione e dunque della proprietà privata, il contrario di un bene comune.
Non possiamo accettare che l’acqua, che è un bene fondamentale per la vita, e il nucleare, che e’ un energia pericolosa, siano controllati dalle mani di personaggi il cui unico scopo è il profitto. Sappiamo dove portano le privatizzazioni e la ricerca del profitto: allo sfruttamento massivo del bene e delle persone a discapito di qualità e sicurezza.
E poi, come non voler cancellare la legge sul legittimo impedimento, che crea discrepanza sociale (come se ce fosse bisogno) tra alcune cariche politiche e tutto il resto della popolazione?

il 12 e 13 giugno vota 4 si ai referendum: difendi l’acqua pubblica,
allonta il nucleare, esigi parità sociale!

due regole della serata:

-Niente razzismo e omofobia

-non spacciare nulla

-si preferisce gente abbastanza lucida (no hard drugs only Ganja)

-rispetta il centro sociale e la zona che lo ospita

-Le persone in cassa e al bar non sono pagate (non è ne un pub ne una discoteca ne un bar) quindi trattale bene e ricordati che il posto e di tutti ma non di chi non lo rispetta…

Z.A.M.
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||Passaggi e Passaggi di Tempo – omaggio a Fabrizio De Andrè|| @ ZAM

Passaggi e Passaggi di Tempo – omaggio a Fabrizio De Andrè

con
Gabriele Finzi
Martino Iacchetti
Marco Pernici
Roberto Di Leo

regia di
Gabriele Finzi

“Passaggi e Passaggi di Tempo”, frammenti di tempo, ricordi. Aprire degli spiragli, affacciarci a porte socchiuse e spiare la complessità della vita e dell’operato del cantautore genovese. Indagando le diverse forme di linguaggio teatrale e musicale, ma soprattutto attraverso le parole di Fabrizio. Un tavolino, la bottiglia di wiskhy, il pacchetto di sigarette, gli strumenti, un leggio, pochi elementi a creare un’atmosfera intima, per entrare in punta di piedi nel suo mondo: un mondo pieno di poesia, ma al contempo terrigno e concreto, a volte persino spietato. Pers coprire che è il mondo di tutti. Senza la pretesa di voler aggiungere nulla aq uello che è stato il suo operato, ma con la voglia di ricordarlo a modo nostro: creando atmosfere suggestive attraverso il teatro e lasciando spazio all’ironia che pervade molti lavori di Fabrizio. E alla sua musica, eseguita dal vivo. Un lavoro ritmico, allo stesso tempo commovente e divertente, nell’intenzione di evitare un semplice concerto-tributo e di offrire un vero e proprio viaggio all’interno delle poesie e delle parole di Fabrizio. Per riconsegnare ogni giorno alla vita quel mare di splendore, di umanità, di verità che ci ha regalato.

MAGAMAMA TEATRO
L’associazione culturale Magamama Teatro nasce nel 2009. Ne fanno parte Martino Iacchetti, Gabriele Finzi e Marco Pernici che, dopo la conclusione della loro comune esperienza presso la Scuola di recitazione di Quelli di Grock a Milano, decidono di unire sogni, desideri e idee in questo progetto.
La peculiarità del gruppo è di certo la costante ricerca e la conseguente esplorazione di stilie forme teatrali diverse fra loro. I giovani attori impegnati, lavorano a progetti ognuno dei quali presenta caratteristiche proprie e ben definite. Dalla commedia al teatro canzone, dalle favole per bambini alla musica dal vivo. Il tutto seguendo due strade principali: il teatro d’attore e il teatro d’autore, per fare sì che ogni spettacolo, concerto, favola o performance sia per gli attori un momento di crescita sotto tutti i punti di vista.

Z.A.M.
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ByeBye De Corato!!

Se alzi le mani e le batti forte
scandendo per bene parole corte
gridi “zingaropoli, moschea, disoccupato”
e saluti l’ex sceriffo riccardo de corato.

Per anni sempre col fiato sul collo
ogni scusa buona per darci addosso
ma noi sian quelli del “barcollo ma non mollo”
e non abbiam mai mollato l’osso.

Milano cambia, si sente nell’aria
la gente respira a pieni polmoni
e noi che siamo la gente più varia
non volevamo scordare chi c’ha rotto i coglioni.

C’erano i botti, come a capodanno
c’eran la musica, le torce e i cori
c’eravamo noi con gli occhi di fuori
e niente o nessuno che facesse danno.

Dicon di norma si chiami “goliardia”
e che non dovrebbe spaventar Pisapia
per cui attenzione alle parole consigliate
che non si tratti di parole errate.

Nessuna tensione, nessun incidente
una grande festa assai divertente
non fosse per quelli vestiti uguali
mai invitati ma oh, sempre presenti (i maiali!).

Perchè certe cose son dure a cambiare
ma se dobbiamo esser seri allora diciamo:
siamo felici di festeggiare
ma anche un pochino puntualizziamo.

Sappiamo che ogni vero cambiamento
c’entra – ma non è solo – questione di vento
servon conflitto e ribellione
perchè sia anche nostra la rivoluzione.

Per questo chiudiamo, che ci siamo capiti
noi ieri sera ci siam divertiti
e lo ribadiamo in rima baciata
alternata o più articolata:

De Corato disoccupato
non è abbastanza ma è già un buon risultato!

Qualche ora fa si sono radunati spontaneamente sotto casa dell’Ex ViceSindaco DeCorato alcun* cittadin* milanesi!

Queste sono un pò di foto dello sgombero dal basso di De Corato……

A breve video..

 

 

||Solidali e complici con i compagni padovani||31 Maggio Tutti/e a Padova

http://www.ink4riot.altervista.org/liberetuttiweb.jpg

Solidali e complici con i compagni padovani

Le misure cautelari che hanno raggiunto i sei compagni del movimento padovano dimostrano, ancora una volta, qual è la risposta dello Stato, del potere, nei confronti di chi mette in gioco le proprie vite , i propri corpi, per lottare contro lo smantellamento e la dequalifica dell’Università pubblica, contro la precarietà, contro il razzismo. Era successo due anni fa, dopo il G8 dell’Università di Torino, con l’operazione Rewind e con la paradossale quanto grave affermazione della procura torinese “dal G8 alla P38”. E’ successo la settimana scorsa, con il teorema Naccarato. Una costruzione giudiziaria basata sul nulla che ha portato a sei obblighi di dimora e obblighi di firma nei confronti di sei compagni che in cinque casi equivalgono a un vero proprio confino. Lo aveva chiesto il fascista represso Gasparri all’indomani del 14 dicembre: “ci vuole un altro 7 aprile”. Eccolo servito (con le dovute differenze), un altro teorema, un’altra criminalizzazione del dissenso e delle lotte. Nell’esprimere la vicinanza, la solidarietà e la complicità con le compagne e i compagni del movimento padovano, chiediamo la revoca immediata delle misure cautelari. I teoremi giudiziari non fermeranno le nostre lotte, la nostra determinazione.

Per questo domattina 31 Maggio saremo al Presidio davanti al Tribunale di Padova,indetto dalle compagne e dai compagni veneti e inviatiamo tutt* a essere presenti per portare solidarietà attiva alle studentesse e agli studenti di Padova( per info http://www.realityshock.it/?p=1310)

La libertà è tutto!

LIBERI TUTTI LIBERI SUBITO

Corsari Milano

Z.A.M. – Zona Autonoma Milano