FOTO DELL\’OCCUPAZIONE
MANIFESTO FOA BOCCACCIO 003
Centinaia di persone ridanno vita alla FOA BOCCACCIO 003, occupando lo stabile dismesso da anni in via Aspromonte 12, angolo via Quarnaro, a Monza.
Siamo tornati e chi ci conosce bene sapeva che prima o poi avremmo trovato le forze e le energie per fare sentire di nuovo la nostra voce in una città in declino come Monza.
Questa Giunta, nel suo tentativo di annullare il dissenso in città e perseguire le proprie nefaste politiche (vedi PGT, privatizzazioni varie, tagli al bilancio, attacco indiscriminato ai luoghi di aggregazione), aveva provato a indebolirci, prima con gli sgomberi violenti (dicembre 2008 e luglio 2009), poi cercando di estenuarci, attraverso una fantomatica trattativa per uno spazio, risoltasi con un proverbiale nulla di fatto.
Il 2010 è stato un anno di lenta riorganizzazione, di analisi, di preparazione.
In questi ultimi mesi il nostro è stato un lavoro sotterraneo e continuativo, finalizzato a promuovere la rinascita del progetto www.monzagiovani.org, che in poco tempo ha assunto dimensioni importanti, coinvolgendo centinaia di giovani nell’ambito delle attività e delle riflessioni proposte sulla Monza che stiamo vivendo. Insomma un successo che ci ha spinto veloci nel mettere nuovamente nel mirino uno spazio fisico che facesse da contenitore per i tanti progetti che stiamo sviluppando.
Che gli spazi ci fossero lo abbiamo sempre saputo: in città sono decine. Il teorema della FOA Boccaccio, che ha sempre denunciato la grave mancanza di spazi sul territorio cittadino dove svolgere attività culturali autogestite e promuovere politica dal basso si dimostra sempre attuale e costantemente verificabile. Tutti i luoghi che in passato abbiamo fatto rivivere (con tempi e modalità differenti) e da cui siamo stati sistematicamente sgomberati, giacciono tutti ancora inutilizzati. Via Boccaccio 6 (ex tintoria De Simoni), via Arnaldo Da Brescia, ex cinema Apollo di via Lecco,…
Perciò abbiamo avuto soltanto l’imbarazzo della scelta nell’identificare il nostro nuovo spazio. Lo abbiamo scelto in un quartiere di Monza costellato di scheletri postindustriali: l’ex macello, l’ex carcere, la grande fabbrica di via Castelfidardo sono soltanto alcune delle grandi strutture simbolo del degrado di spazi che potenzialmente potrebbero essere restituito ad uso pubblico e sociale.
Eccoci quindi qua a rispettare gli impegni presi con noi stessi, ma soprattutto con le tantissime persone che, come noi, sentivano la mancanza di uno spazio sociale in città, in particolare in questo delicato momento storico.
Questo ultimo anno di giunta Mariani (se arriverà fino in fondo) si configura come il grande sacco di Monza: sono settimane decisive per la variante del PGT, per il bilancio cittadino, per la privatizzazione della Villa Reale e del N.E.I.. Sul piatto ci sono questioni di vitale importanza per il futuro della nostra città e la posta in palio in questa fase politica è altissima, laddove il progetto di trasformazione cittadina pensato e sviluppato da chi ci governa prevede un processo irreversibile di impoverimento, in termini di vivibilità, di accessibilità ai servizi, di libertà individuale e collettiva.
Vogliamo e dobbiamo opporci a tutto questo, rinsaldando alleanze con le componenti sociali e le parti di società civile che in questo ultimo periodo hanno cominciato ad alzare la testa nel tentativo di bloccare i progetti del Sindaco e dalla sua banda.
La nuova FOA BOCCACCIO vuole essere quindi un punto di riferimento per tutte quelle battaglie che si stanno consumando sul territorio, vuole essere un laboratorio permanente per la generalizzazione dei conflitti, vuole essere attraversato e vissuto da studenti come da lavoratori e precari, da migranti, da associazioni e comitati. In questa nuova avventura è centrale il luogo degli studenti di Monza e Brianza, che si sono organizzati in collettivi e da tempo hanno saldato le loro istanze con le nostre, condividendo la forte esigenza di uno spazio sociale.
La nuova FOA BOCCACCIO è uno spazio pubblico e cittadino, antirazzista e antifascista. Nella Monza dei tagli al sociale e alla cultura, l’apertura di uno spazio di questo tipo è un segnale forte che riafferma l’efficacia delle pratiche di autogestione e autorganizzazione nello studiare forme di resistenza e rilancio rispetto ai modelli sociali attualmente promossi dalle istituzioni governative.
Ringraziamo i numerosissimi compagni e compagne di Milano e hinterland che ci stanno sostenendo in questo importante mobilitazione per rilanciare in maniera definitiva il nostro operato sul territorio di Monza. Abbiamo sentito forte la solidarietà nei nostri confronti e da subito l’abbiamo vista tradursi in aiuto concreto.
Ringraziamo il Circolino di viale Libertà, la CUB e l’USB di Monza, l’ArciBlob di Arcore per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti nell’ospitare le nostre iniziative in questo lungo periodo in cui siamo stati “senza fissa dimora”.
Stasera, sabato 9 aprile, organizziamo un momento di festa per l’inaugurazione di questo nuovo spazio, poi da domani si comincia con un fitto calendario di iniziative finalizzato a dialogare con il quartiere e ad aprire il centro sociale alla cittadinanza, soprattutto in vista delle scadenze più vicine, 25 aprile e primo maggio.
Ecco il calendario delle iniziative in programma:
domenica 10 aprile, ore 16: assemblea di confronto sullo sciopero generale del 6 maggio
(lombardia.indymedia.org/node/37578)
domenica 10 aprile, ore 21.30: incontro pubblico e cittadino di confronto
lunedì 11 aprile, ore 21.30: assemblea di gestione
martedì 12 aprile, ore 21.30: redazione aperta di www.monzagiovani.org
giovedì 14 aprile, ore 21.30: assemblea contro le privatizzazioni di NEI e Villa Reale
sabato 16 aprile, ore 21: concerto DESAPARECIDOS a cura dei collettivi studenteschi e uds
domenica 17 aprile, ore 9: PEDALATA PARTIGIANA
Fabbrica Occupata Autogestita BOCCACCIO 003
http://boccaccio.noblogs.org/